Borse internazionali: i contraccolpi dei recenti avvenimenti politici

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Borse internazionali e Eurozona in pericolo. A parlare è Christine Lagarde, secondo la quale i risultati delle prossime elezioni nei Paesi Bassi, in Francia e in Germania potrebbero avere effetti davvero molto pesanti per alcune delle maggiori Borse mondiali, già duramente colpite dagli avvenimenti politici degli ultimi mesi (elezioni americane e post-Brexit in primis).

Intervenuta durante il World Government Summit di Dubai, la direttrice del Fondo monetario internazionale ha lanciato il suo allarme contro la deriva populista di alcuni Stati europei, deriva dagli effetti tremendi sui mercati finanziari.

Ma la Lagarde non si è fermata solo all’Europa, parlando anche delle ultime mosse del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Riguardo le questioni d’Oltreoceano, la direttrice ha dichiarato di tenere sotto stretta osservazione le proposte di modifica alla riforma di Wall Street.

Da quel poco che sentiamo, abbiamo motivo di essere ottimisti riguardo la crescita economica negli Stati Uniti, ha affermato Christine Lagarde. Probabilmente ci sarà una riforma fiscale e si destineranno ulteriori investimenti per nuove infrastrutture. Il risultato sarà, molto probabilmente, una maggiore crescita negli Stati Uniti.

La direttrice del Fmi però non si illude e prevede contraccolpi anche parecchio duri per i mercati finanziari e per le Borse di mezzo mondo. Le politiche di Trump – la Lagarde ne è più che sicura – colpiranno le Borse internazionali, rendendo fin da subito necessarie nuove contromosse che permettano ai mercati di affrontare la sfida in arrivo.

Moneta più forte e tassi di interesse più alti provocheranno un irrigidimento che sarà difficile da affrontare per l’economia globale, ha aggiunto la Lagarde, e le varie economie devono farsi trovare pronte.

Sono state inoltre presentate le ultime relazioni del Fmi, con i report dell’ultimo trimestre finanziario del 2016 e le previsioni per i prossimi, turbolenti mesi di questo 2017. Stando ai dati presentati dalla direttrice del Fondo monetario, il PIL mondiale dovrebbe crescere quest’anno di 3,4 punti percentuale. Ma l’avviso resta lo stesso: lo scenario economico potrebbe essere comunque stravolto dal dilagare delle recenti politiche protezionistiche europee e americane.

Il vertice mondiale dei governi arriva in un momento cruciale, conclude la direttrice Lagarde, Il dialogo e il confronto tra i gli addetti ai lavori fa di questo vertice una sorta di piattaforma globale per unificare gli sforzi per affrontare le sfide politiche, economiche e sociali che attendono la maggior parte dei governi del mondo.

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